Gianfranco Pardi (1933-2012) costruisce un dialogo tra pittura, scultura e architettura, trasformando la geometria in un campo di forze. Le sue Costruzioni e Architetture non rappresentano, ma agiscono: forme in equilibrio tra rigore e dinamismo, tra progetto e movimento. I materiali metallici e il segno pittorico diventano strutture di uno spazio mentale, aperto e in continua ridefinizione.
Per Pardi, l’astrazione è azione: il segno si fa struttura, la superficie si dilata in volume. Il suo lavoro è un cantiere di idee, dove l’utopia modernista si traduce in un’energia visiva capace di trasformare lo spazio.

A Milano dal 2 aprile al 4 giugno 2025 lo Spazio PAePA ospita la mostra Fuori dal coro

L’Archivio Gianfranco Pardi si dedica alla tutela, valorizzazione e diffusione dell’opera dell’artista, garantendone la conservazione e la corretta interpretazione. Attraverso la catalogazione e la certificazione, preserva l’autenticità delle sue opere, mentre mostre, pubblicazioni e ricerche critiche ne approfondiscono il significato.


Opere[222]

La montagna di Saint Victoire, 1995
Acrilico su compensato
35 × 50 cm
La montagna Sainte Victoire, 1993
Acrilico su tela
200 × 300 cm
La montagna Sainte Victoire, 1993
Olio su cartone
50 × 70 cm
La montagna Sainte Victoire, 1993
Olio e smalto su cartone
70 × 100 cm
La montagna Sainte Victoire, 1993
Olio e smalto su cartone
70 × 100 cm
La montagna Sainte Victoire, 1993
Olio e smalto su cartone
49 × 62 cm
La montagna Sainte Victoire, 1993
Acrilico su tela
71 × 100 cm
La montagna Sainte Victoire, 1993
Acrilico su tela
70 × 100 cm
La montagna Sainte Victoire, 1993
Acrilico su carta
70 × 100 cm