Gianfranco Pardi (1933-2012) costruisce un dialogo tra pittura, scultura e architettura, trasformando la geometria in un campo di forze. Le sue Costruzioni e Architetture non rappresentano, ma agiscono: forme in equilibrio tra rigore e dinamismo, tra progetto e movimento. I materiali metallici e il segno pittorico diventano strutture di uno spazio mentale, aperto e in continua ridefinizione.
Per Pardi, l’astrazione è azione: il segno si fa struttura, la superficie si dilata in volume. Il suo lavoro è un cantiere di idee, dove l’utopia modernista si traduce in un’energia visiva capace di trasformare lo spazio.

A Milano dal 2 aprile al 4 giugno 2025 lo Spazio PAePA ospita la mostra Fuori dal coro

L’Archivio Gianfranco Pardi si dedica alla tutela, valorizzazione e diffusione dell’opera dell’artista, garantendone la conservazione e la corretta interpretazione. Attraverso la catalogazione e la certificazione, preserva l’autenticità delle sue opere, mentre mostre, pubblicazioni e ricerche critiche ne approfondiscono il significato.


Opere[222]

Senza titolo, 2011
Acrilico su tela
120 × 80 cm
Senza titolo, 2010
Acrilico su tela
80 × 50,5 cm
Senza titolo, 2010
Acrilico su tela
80 × 50,5 cm
Senza titolo, 2010
Acrilico su tela
100 × 80 cm
Senza titolo, 2010
Acrilico su tela
100 × 80 cm
Senza titolo, 2010
Acrilico su tela
200 × 141 cm
Aperto, 2009
Acrilico su tela
120 × 80 cm
Soglia, 2009
Acrilico su tela
120 × 80 cm
Ex post 7, 2008
Acrilico su tela
145 × 100 cm
Senza titolo, 2008
Acrilico su tela
120 × 80 × 4 cm
Danza, 2006
Acciaio dipinto
570 × 500 × 470 cm
Topos, 2005
Tecnica mista su tela
∅ 100 cm
Topos, 2005
Acrilico e rame verniciato su tela
∅ 100 cm
Danza, 2000
(modello)
Diagonale, 1978
Acrilico su tela e alluminio
90 × 180 × 4,7 cm