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Una personale di Gianfranco Pardi dal titolo "Fuori dal coro". Un progetto che mette in mostra una serie di lavori rappresentativi di alcuni dei periodi più significativi della ricerca dell’artista
Gianfranco Pardi
Fuori dal coro
Spazio PAePA - Via Alberto Mario 26/b Milano - 2 aprile – 4 giugno 2025
Opening mercoledì 2 aprile - ore 18,00

Lo Spazio PAePA, diretto da Giuliano e Nunzia Papalini è lieto di ospitare, dal 2 aprile al 4 giugno 2025, una personale di Gianfranco Pardi dal titolo Fuori dal coro . Un progetto che mette in mostra una serie di lavori rappresentativi di alcuni dei periodi più significativi della ricerca dell’artista.
La ripetitività del gesto, fino alla noia, per molti artisti è un valore. Non per Gianfranco Pardi, artista fuori dal coro per eccellenza, migrante perenne ma profondamente coerente a uno stile personale, chiaro e inequivocabile, che ha caratterizzato tutta la sua opera, dai “Giardini Pensili” di fine anni Sessanta, ai lavori più recenti. Colto, irrequieto, visionario. Sempre alla ricerca di nuove tecniche e nuovi linguaggi. Le opere che per prime emergono all’attenzione della critica e del collezionismo sono le sue Architetture, dove è la pittura a tracciare la superficie attraverso metodologie costruttive che la matericità avvicina alla scultura. La ricerca di Pardi, sin dagli inizi, si propone come una continua indagine sullo spazio e la sua rappresentazione. Attraverso una rigorosa pianificazione, l’artista integra le tecniche di pittura, disegno e scultura per rivelare le dinamiche e le relazioni tra forma e materia. Questo processo è uno dei fondamenti della sua opera, così come gli studi di architettura che lo conducono a una rilettura delle avanguardie storiche quali l’Astrattismo, il Suprematismo, il Costruttivismo.
Diagonale, 1982-84
Acrilico su tela
150 × 100 × 3 cm
Biografia
Nel 1967 inizia la storica collaborazione con lo Studio Marconi di Milano e più avanti (a fine anni ’90) con la Galleria Fumagalli di Bergamo e successivamente con la Galleria Cortesi (Milano, Lugano e Londra) . Nel 1974, e in seguito nel 1993, partecipa alla Biennale del Palazzo della Permanente a Milano. Nel 1981 è all’interno di due importanti mostre collettive come Linee della ricerca artistica in Italia 1960/1980, al Palazzo delle Esposizioni di Roma, e Il luogo della forma, al Museo di Castelvecchio di Verona. Nel 1984 l’Università di Parma gli organizza una grande antologica e due anni più tardi partecipa con una personale alla Biennale di Venezia, alla Triennale di Milano e alla Quadriennale di Roma. Nel 1998 Palazzo Reale a Milano ospita una sua personale. L’anno successivo vengono organizzate una serie di importanti mostre in Germania al Frankfurter Kunstverein di Francoforte, al Museo Bochum di Bochum e al Kulturhistorisches Museum di Stralsund. È del 2002 la retrospettiva Sheet tenuta alla Galleria Fumagalli di Bergamo, mentre nel 2003 espone alla Galleria Giò Marconi con una serie di lavori dal titolo Danza e Restauro.
Realizza nel corso della sua carriera numerose sculture per spazi pubblici e privati: ARCHITETTURA, Hotel Bellevue, Malcesine,1988; CARRO, Biennale scultura Montecarlo, 1991; ALBERO DEL CIELO, nave Costa Victoria ,1996; LE PARTI DELLA COSTRUZIONE (Comando generale della Guardia di Finanza), via xx settembre, Roma, 1996; SOUNDTRACK Snam, San Donato Milanese, 1998; NAGJMA , Tortolì, 1999; BOX, presso Horti Collegio Borromeo, Pavia, 2001; 'DANZA', piazza Amendola, Milano, 2006; SPRIGIONAMENTI, Negombo, Baia di San Montano (Ischia) 2015; Tre grandi sculture alla Casa BFF ( Danza, Sheet e Totel) in viale Scarampo, Milano 2025.            Tra le più recenti mostre monografiche a lui dedicate ricordiamo quelle della Fondazione Marconi a Milano (2014 e 2018); della Galerie Balice Hertling a Parigi (2015); della Cortesi Gallery nelle sue sedi di Lugano (2016), Londra (2017) e Milano (2023). Oltre a importanti collettive in spazi pubblici: Istituto Italiano di Cultura di Madrid ,“Art Factor – The Pop Legacy in Post-War Italian Art” (2023 ); 'Italian Pop Art around 1970”. Galerie St-John, Gent. (2024); SPAZIO “TOTALE: l’arte nella sua forma più pura. Da Lucio Fontana a Günther Uecker” Cortesi Gallery, Lugano, Svizzera (2024); “METALLICA. Scultura in Italia 1947-2025”. A cura di Bruno Corà -Città di Castello, Palazzo Vitelli (2025). Pardi muore a Milano il 2 febbraio del 2012. Nell’ottobre 2013 si costituisce l’Archivio Gianfranco Pardi in memoria dell’artista con l’intento di promuoverne e divulgarne la conoscenza e la figura.