Courtesy Galleria Gió Marconi, Milano
"Voir comme celui qui vient de naître...” scriveva Cézanne a Bernard e si riferiva alla necessità di aggirare l’evidenza del modello che aveva davanti ai propri occhi, tutte le montagne che aveva visto in tutti i quadri che aveva potuto vedere: tutte le montagne della pittura si sovrapponevano a ciò che cercava di vedere, in trasparenza, e come su uno schermo nascondevano “il vero”.
Semplicemente questi quadri e cartoni e disegni sono un modo di riflettere su quel nascondimento, di seguire le tracce, con gli strumenti della pittura, di quei quadri che una volta avevo visto come un luccichio, un sommesso balenare della pittura sulla superficie della tela.
Gianfranco Pardi, 1993
“Voir comme celui qui vient de naître . . .” Cézanne wrote to Bernard, referring to the need to bypass the evidence of the model he was looking at, all the mountains he had ever seen in all the paintings he had ever been able to see: all the painted mountains were superimposed on what he was trying to see, in transparence, and like a screen they hid “the real”.
Simply said, these paintings, cartoons and drawings are a way of reflecting on that hiddenness, of using the tools of painting to follow the traces of those pictures that I once saw as a glimmer, a soft flicker of painting on the surface of the canvas.
Gianfranco Pardi, 1993
Courtesy Galleria Gió Marconi, Milano
"Voir comme celui qui vient de naître...” scriveva Cézanne a Bernard e si riferiva alla necessità di aggirare l’evidenza del modello che aveva davanti ai propri occhi, tutte le montagne che aveva visto in tutti i quadri che aveva potuto vedere: tutte le montagne della pittura si sovrapponevano a ciò che cercava di vedere, in trasparenza, e come su uno schermo nascondevano “il vero”.
Semplicemente questi quadri e cartoni e disegni sono un modo di riflettere su quel nascondimento, di seguire le tracce, con gli strumenti della pittura, di quei quadri che una volta avevo visto come un luccichio, un sommesso balenare della pittura sulla superficie della tela.
Gianfranco Pardi, 1993
“Voir comme celui qui vient de naître . . .” Cézanne wrote to Bernard, referring to the need to bypass the evidence of the model he was looking at, all the mountains he had ever seen in all the paintings he had ever been able to see: all the painted mountains were superimposed on what he was trying to see, in transparence, and like a screen they hid “the real”.
Simply said, these paintings, cartoons and drawings are a way of reflecting on that hiddenness, of using the tools of painting to follow the traces of those pictures that I once saw as a glimmer, a soft flicker of painting on the surface of the canvas.
Gianfranco Pardi, 1993
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