Diagonale, 1984

Acrilico su tela
200 × 150 cm

Courtesy Galleria Gió Marconi, Milano

Si può dire che l’interpretazione della pittura è “interminabile”, indefinita e infinita, l’opera non ha un rovescio. È inutile cercare di procedere dall’opera alle ragioni che l’hanno determinata: in questo senso neppure l’autore può “rendere conto” di tutto ciò che ha condotto un’opera a essere quell’opera.
Nel farsi del quadro non c’è successione lineare, non un prima o un dopo (idea, elaborazione).
Ogni passo è definitivo e mette incessantemente in gioco un nuovo inizio. Il problema (se ha senso la parola) è cambiato, ogni aggiunta, ogni cancellatura, inevitabilmente producono un altro inizio e ogni quadro non è mai “finito”.

Gianfranco Pardi, 1983

 

It can be said that the interpretation of painting is “interminable”, indefinite and infinite; the work of art has no reverse. It is pointless to try to go from the work of art to the reasons that determinated it: in this sense, not even the artist can "give the account" of all that has led to a work being that work. 
There is no linear sequence to creating a painting, no before or after (idea, elaboration).
Each step is definitive and ceaselessly brings in a fresh start.The problem (if the word makes sense here) has changed: every addition, every erasure inevitably produces another beginning and no painting is ever “finished”.

Gianfranco Pardi, 1983

Diagonale, 1984

Acrilico su tela
200 × 150 cm

Courtesy Galleria Gió Marconi, Milano

Si può dire che l’interpretazione della pittura è “interminabile”, indefinita e infinita, l’opera non ha un rovescio. È inutile cercare di procedere dall’opera alle ragioni che l’hanno determinata: in questo senso neppure l’autore può “rendere conto” di tutto ciò che ha condotto un’opera a essere quell’opera.
Nel farsi del quadro non c’è successione lineare, non un prima o un dopo (idea, elaborazione).
Ogni passo è definitivo e mette incessantemente in gioco un nuovo inizio. Il problema (se ha senso la parola) è cambiato, ogni aggiunta, ogni cancellatura, inevitabilmente producono un altro inizio e ogni quadro non è mai “finito”.

Gianfranco Pardi, 1983

 

It can be said that the interpretation of painting is “interminable”, indefinite and infinite; the work of art has no reverse. It is pointless to try to go from the work of art to the reasons that determinated it: in this sense, not even the artist can "give the account" of all that has led to a work being that work. 
There is no linear sequence to creating a painting, no before or after (idea, elaboration).
Each step is definitive and ceaselessly brings in a fresh start.The problem (if the word makes sense here) has changed: every addition, every erasure inevitably produces another beginning and no painting is ever “finished”.

Gianfranco Pardi, 1983