Giardino pensile, 1972

Alluminio verniciato
120 × 80 × 5,3 cm

Courtesy Galleria Gió Marconi, Milano

...ho cercato di realizzare nei “giardini” una immagine più autonomamente rappresentativa (il giardino pensile è “natura” frammentata e dislocata – qualcosa come gli animali nello zoo). Volevo semplificare il rapporto tra una natura simbolizzata (espressa nelle forme allusivamente organiche e nella stessa elementare significazione del colore, il verde) come elemento non “razionalizzato” e il momento della sua “razionalizzazione” (gli elementi geometrici come elementi di architettura). Il “dramma” doveva essere interamente lì.
Gianfranco Pardi, 1970

. . .in the “gardens” I tried to create a more autonomously representative image (the hanging garden is a fragmented and dislocated “nature” – rather like the animals in a zoo). I wanted to simplify the relationship between a symbolised nature (expressed in allusively organic forms and with the same basic signification of colour: green) as a “non-rationalized” element and the moment of its “rationalization” (geometric elements as elements of architecture). The “drama” had to be entirely there.
Gianfranco Pardi, 1970

Giardino pensile, 1972

Alluminio verniciato
120 × 80 × 5,3 cm

Courtesy Galleria Gió Marconi, Milano

...ho cercato di realizzare nei “giardini” una immagine più autonomamente rappresentativa (il giardino pensile è “natura” frammentata e dislocata – qualcosa come gli animali nello zoo). Volevo semplificare il rapporto tra una natura simbolizzata (espressa nelle forme allusivamente organiche e nella stessa elementare significazione del colore, il verde) come elemento non “razionalizzato” e il momento della sua “razionalizzazione” (gli elementi geometrici come elementi di architettura). Il “dramma” doveva essere interamente lì.
Gianfranco Pardi, 1970

. . .in the “gardens” I tried to create a more autonomously representative image (the hanging garden is a fragmented and dislocated “nature” – rather like the animals in a zoo). I wanted to simplify the relationship between a symbolised nature (expressed in allusively organic forms and with the same basic signification of colour: green) as a “non-rationalized” element and the moment of its “rationalization” (geometric elements as elements of architecture). The “drama” had to be entirely there.
Gianfranco Pardi, 1970